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Un par 4 più lungo di quanto possa sembrare a causa del vento spesso contrario e del green sopraelevato. Un corridoio di alberi dalla partenza fino al fairway e il tee box che tende a mirare a destra disegnano un leggero dogleg a sinistra. Il fairway è mosso e difficilmente si avranno i piedi in piano per il colpo ad un green sopraelevato e protetto ai due lati da profondissimi bunker. Il green stesso è tutto in salita: su tre livelli in senso longitudinale e due di traverso.
Il colpo ottimale è un driver in draw, a evitare una piccola macchia di pini marittimi che delimita il lato destro del fairway. La scelta del bastone per un secondo colpo di un centinaio metri deve considerare con particolare attenzione il vento che spira spesso contrario e che non si apprezza da questa zona riparata dal green elevato, la profondità della bandiera e la pendenza della landing area, perché i putter dalla distanza risultano difficili per la conformazione del green.
Il driver deve mirare al lato destro della fairway, nella speranza di aver un lie in piano che faciliti un secondo colpo giocato con un fairway wood o un rescue. È comunque conveniente rimanere a qualche decina di metri dai profondi bunker che proteggono la prima parte del green lasciandosi un approccio in salita con molto spazio per il rotolamento della palla.
